Monte Fumaiolo: fra Umbri, Etruschi e Romani
Il Fumaiolo, uno dei monti più famosi d’Italia; dalle sue pendici nasce il fiume più importante dal punto di vista storico: il Tevere.
La particolare posizione geografica a cavallo fra la val Tiberina, la vallate del Savio e del Marecchia, ne ha determinato la storia, dagli Umbri, agli Etruschi, ai Romani, civiltà, che il tempo impietoso e le gesta dell’uomo hanno contribuito alla scomparsa di molte testimonianze, oramai perdute per sempre.
Il Fumaiolo è la cima più alta dell'Appennino Cesenate (1.407 metri s.l.m.) .
Un colosso geologico formato da calcare marnoso, marne e calcareniti, trasportato in Romagna dalle argille scagliose nel Miocene medio e superiore.
Questa scogliera marina di calcare misto ad arenaria, crea dei terreni sciolti e profondi adatti ai boschi e ai pascoli ma poveri per l’agricoltura.
Il paesaggio a bassa quota è quanto mai vario, i pendii sono dolci, disseminati di elementi litologici, ed infestati da rosa canina e ginepro.
Verso la cima le aree sono boscate o incolte o utilizzate a pascolo, mentre nelle insenature calanchive dei contrafforti argillosi,scorrono veloci piccoli torrentelli.
Le sorgenti del Fumaiolo alimentano tre spartiacque. Verso il Savio:Moia Alta (1077), Moia Bassa (1060), Radice (1052), Cella (1085), Mula (965), Altari e Campaccio (1032), Faggio Scritto e Sette Faggi. Verso il Tevere: Vene del Tevere (1268). Verso il Marecchia: Balze e Senatello (1046).
Il suo verde massiccio è dominato da faggete ombrose e oscure e dal raro abete bianco, presente come abetina artificiale, mete ambite dei cercatori di funghi e da tanti “pellegrini” che approfittando della facile sentieristica, scendono all’Eremo di Sant’Alberico, portandosi appresso il loro ex voto: un piccolo sasso da lasciare lungo il cammino. Il Fumaiolo è anche questo.
Il Monte Fumaiolo ricade all’interno di un area SIC (Sito di Importanza Comunitaria) di 2461 ettari, inserito in Rete Natura 2000 in Emilia-Romagna. Le caratteristiche geologiche, e la presenza di importanti elementi della flora e della fauna selvatica hanno permesso questo riconoscimento, per il quale si auspica in tempi futuri, l’interessamento e la volontà degli Enti preposti a compiere un primo passo, verso l’istituzione di un area protetta, a tutti gli effetti.
All’interno del comprensorio, a circa venti minuti di cammino dalla località Faggio Scritto, nei pressi del valico del Fumaiolo, immerso nel bosco di faggi ed abeti, è situato il rifugio “Giuseppe”.
Il fabbricato, presente già negli anni dell’ultimo periodo bellico, è stato, sia ricovero di militanti della resistenza, sia di abitanti del luogo, in cerca di un riparo sicuro dal furore della guerra.
Ristrutturato intorno agli anni settanta-ottanta attraverso la Regione Emilia-Romagna e con l’impegno dell’Amm.ne Prov.le. di Forlì-Cesena, dopo un lungo periodo di chiusura totale è attualmente un riferimento importante per le attività di vigilanza e di educazione ambientale svolte dal Raggruppamento Provinciale Guardie Ecologiche Volontarie di Cesena, da vent’anni presente nel comprensorio del Fumaiolo.
L’ottima opera di ristrutturazione e mantenimento del fabbricato evidenzia la sua originale struttura in sasso. All’interno esistono due stanze, una delle quali fornita di camino ma, proprio per la sua tipologia di rifugio temporaneo, non è provvisto di servizi igienici.
All’esterno è stato collocato un tavolo attrezzato con due panche ed una bacheca con materiale informativo. Sulla destra a lato del fabbricato, a circa 15 metri c’è una sorgente perenne.
La felice posizione in cui è inserito il rifugio, lo rende, nell’arco di tutto l’anno, un piacevole luogo di sosta, fra l’imponente silenzio del bosco ed il vociare lontano sui sentieri.